Nel corso dell’estate Matera è stata protagonista, all’interno del progetto “Matera Capitale Europea della Cultura 2019”, di una mostra “dedicata alla libertà di pensiero, di religione, al coraggio delle proprie azioni, al rispetto delle donne, ma anche alla figura della Madre e al suo amore incondizionato”: si tratta della personale di scultura “Alla Madre” di Giovanni Casellato, che Cariboni Group ha avuto l’onore di illuminare, contribuendo a dare a queste sculture una ancor maggiore presenza scenica.

Le opere scelte dall’artista per la mostra sono imponenti, ma nello stesso tempo caratterizzate da un’inaspettata levità pur nei loro due metri di altezza: sculture e bassorilievi frutto di una ricerca introspettiva e di un percorso spirituale che si esprimono qui in figure che raccontano strati profondi della sua interiorità attraverso precise e riconoscibili simbologie.

Nelle parole di Casellato, “l’intento dell’esposizione è quello di far intraprendere, a chi osserva, un viaggio spirituale attraverso forme che tendono all’essenza e alla purezza, con l’uso del colore bianco che si contrappone alla gravità del metallo. Un colore assoluto che sublima la materia pesante e trasporta la mente nel puro luogo del niente”.

Le opere, così diverse per dimensioni materiali e colori, sono stati illuminate con apparecchi Sigma Flood,  Omikron Flood, Kosmos Flood con sorgenti LED a luce calda 3000K e a luce fredda 4000K e con ottiche ultra concentranti, ottiche fascio medio e ultra ampio consentendo così la miglior contestualizzazione delle stesse all’interno dello splendido scenario del Complesso Monastico di Sant’Agostino Sasso Barisano Matera che le ha ospitate. 

Così l’arte aiuta a guardare dentro di noi e ad affrontare con spirito nuovo il presente e il futuro, scavando in quelle che sono le pulsioni fondanti di ogni esistenza: un aspetto che la luce può contribuire ad esaltare, divenendo un tutt’uno con l’arte.