26 settembre 2022
La Biennale dello Stretto
Il progetto de “La Biennale dello Stretto”, curato da Alfonso Femia, architetto internazionale, e Francesca Moraci, architetto e professore ordinario di Urbanistica all’Università degli Studi Mediterranea di Reggio Calabria, si sviluppa in tre dimensioni:
- la mostra, allestita a Campo Calabro, in Forte Batteria Siacci, esito della raccolta di contributi attivati attraverso la Call to Action internazionale e la Challenge to Action rivolta ad architetti, designer, artisti e creativi under 35;
- una sezione indoor e outdoor che accoglierà realizzazioni artistiche;
- cinque giornate di dibattito dal 30 settembre al 4 ottobre, due giornate 10 e 11 novembre. Due giornate 14 e 15 dicembre con personaggi autorevoli del mondo della cultura, dell’architettura e dell’arte, della politica, della scienza e della tecnologia, con l’obiettivo di avviare una relazione permanente tra le città del Mediterraneo in un’ottica di scambio e inclusione degli eventi culturali.
Il tema della Biennale, “Le tre linee d’acqua”, è stato annunciato il 16 settembre 2022 in occasione della firma del protocollo d’intesa per la sua realizzazione congiunta tra le Città Metropolitane di Reggio Calabria e di Messina, l’Ordine degli Architetti di Reggio Calabria e la società benefit 500x100, promotori dell’evento.
L’azione nasce dalla convinzione che “La Biennale dello Stretto” sia un'opportunità per riflettere e approfondire - insieme agli amministratori degli enti, a tutti i cittadini interessati, ad autorevoli rappresentanti nazionali e internazionali della cultura, dell’architettura, dell’arte e delle accademie - sulle trasformazioni delle tre rive del Mediterraneo, attuando un programma permanente di ricerca di un nuovo equilibrio tra territorio, paesaggio, città, architettura ovvero tra uomo e ambiente.
La scelta del nome individua un'area specifica del Mediterraneo, quella dello Stretto, come elemento geografico di equilibrio, magnete attrattore e insieme antenna che riverbera non solo il suo passato, la storia, l’architettura e l’arte, ma anche e soprattutto la straordinaria capacità di innovazione culturale, tecnologica e scientifica.
Spiega Alfonso Femia "La Biennale dello Stretto non è un semplicemente un evento, ma la tappa importante di un percorso intrapreso cinque anni fa, lasso di tempo che ha permesso di incontrare, osservare e ascoltare in diretta le voci dei territori mediterranei, particolarmente di quelli celati, “invisibili”. La Biennale dello Stretto vuole essere un’occasione di proiezione nel futuro, attraverso l’attivazione di un laboratorio internazionale sulle tre rive del Mediterraneo e sulle relazioni tra il Mediterraneo e il resto del mondo, costruendo un dialogo che il mutante contesto ambientale rende sempre più necessario e urgente. Responsabilità nei confronti dei luoghi e delle persone e generosità nella visione e nelle prospettive, in antitesi a ogni forma di egoismo e cinismo progettuale sono il nostro impegno per il futuro."
La Biennale della Stretto nasce infatti dal progetto di ricerca Mediterranei Invisibili, ideato e sviluppato da Alfonso Femia con 500x100 società benefit. È un programma permanente di analisi e indagine del territorio mediterraneo, sviluppato dal 2018 a oggi che si svolge attraverso viaggi ed esplorazioni, interviste con persone autorevoli di estrazione accademica, professionale, della Pubblica Amministrazione e attraverso approfondimenti progettuali. Dopo quattro anni di esperienze, La Biennale dello Stretto non si propone come un semplice evento, ma ha la seria intenzione di costituire un luogo permanente di ricerca e confronto internazionale.
Tutti i contributi, dai progetti alle opere e ai temi dei talk rientrano in cinque filoni-guida:
- in prima giornata (30 settembre), Le tre linee d’acqua;
- in seconda giornata (1 ottobre), Città e territorio;
- in terza giornata (2 ottobre), Architettura e progetto;
- in quarta giornata (3 ottobre) Responsabilità e generosità;
- in quinta giornata (4 ottobre), Altri Futuri.
È per noi un onore essere sponsor tecnici della Biennale dello Stretto quale luogo di confronto per nuove idee e progetti, per la promozione di processi di miglioramento del
vivere e dello sviluppo sostenibile del territorio.
Per maggiori informazioni consulta il programma de “La biennale dello Stretto”.